Il fotografo francese Henri Cartier-Bresson, del quale ho presentato altre belle fotografie qui, è stato definito il maestro del "momento decisivo", quell'istante fugace che è l'essenza del fotogiornalismo.
Così egli scriveva nel 1952 nel testo introduttivo al libro “Images à la sauvette”:
“Noi fotografi abbiamo a che fare con cose che svaniscono continuamente e una volta svanite, non c’è trucco al mondo che possa farle nuovamente tornare indietro.”
Di questo ammirevole artista una cosa che mi ha particolarmente colpita, ovviamente oltre alla sua grande maestria, è il fatto che spesso protagoniste dei suoi scatti sono le scale.
E' solo una mia impressione, dovuta ad un mio particolare rapporto con questo elemento architettonico, o anche qualcun altro di voi l'ha notato?
Eccovene alcuni esempi:
Così egli scriveva nel 1952 nel testo introduttivo al libro “Images à la sauvette”:
“Noi fotografi abbiamo a che fare con cose che svaniscono continuamente e una volta svanite, non c’è trucco al mondo che possa farle nuovamente tornare indietro.”
Di questo ammirevole artista una cosa che mi ha particolarmente colpita, ovviamente oltre alla sua grande maestria, è il fatto che spesso protagoniste dei suoi scatti sono le scale.
E' solo una mia impressione, dovuta ad un mio particolare rapporto con questo elemento architettonico, o anche qualcun altro di voi l'ha notato?
Eccovene alcuni esempi:


Sifnos (Grecia) - 1961
Cagliari (Italia) - 1962

Ci sarebbe poi anche questa fotografia, che io trovo particolarmente suggestiva, ma che esito a presentarvi come opera di Henri Cartier-Bresson, benchè su molti siti venga a lui attribuita, perché un esperto di fotografia mi ha precisato essere invece opera della di lui moglie Martine Franck.
Chissà se qualcuno ha notizie più precise in merito?
Chissà se qualcuno ha notizie più precise in merito?
Tutte le immagini presenti in questo post sono state reperite sul Web.